Thursday, March 13, 2008

Quella volta che mi scartarono al Grande Fratello

Mi ero ovviamente perso la trasmissione P-a-P sui ggiovani e internet: per fortuna ancora non la fanno qui...ma il mostro stesso di internet, attraverso i discussi blog, me l'ha rivomitata in faccia.

Il commento lucido lo lascio alla mia amica Lajules, visto che lo ha fatto molto bene sul suo "pericolosissimo" blog (link)...che a pensarci, con tutti 'sti "cuochi morti" una certa tendenza zatanica potrebbe averla! Io mi limito a descrivere lo scenario e riportare la trascrizione, abbastanza fedele, di alcune "analisi".
Nel Suo salotto, BV ospita vari personaggi, uomini sovrappeso e donne dai capelli vaporosi e orecchini dorati. Un cenacolo di adulti di mezz'etá e etá avanzata (come si direbbe in inglese, middle-age and older adults) parla di un mondo segreto e sconosciuto, quello dei ggiovani d'oggi e dei loro blog.

La sociologa ggiovane argomenta:
“Oggi quello che conta é la visibilitá, io esisto in quanto sono visibile”...BV commenta: “Questa é una tragedia!”. Parla lui!?!

Ancora lei: "Molti siti contengono un messaggio sessuale implicito o esplicito, molti siti iniziano come siti di prostituzione virtuale, e poi magari diventano reale”, e: “Si dá un’immagine di sé provocatoria, provocare é importante in quanto molti giovani oggi esistono in quanto danno un’immagine di sé negativa, non positiva”.

Eppoi, sempre piú fine conoscitrice del mondo di "noi" ggiovani:“C’é un problema di doppie vite! Molto spesso i blog hanno una parte che é “mostrabile”, e una parte che ha tutta una serie di contenuti di promiscuitá, di rischio, di prostituzione, di autodistruttivitá sulla quale dobbiamo VERAMENTE riflettere”.

Interviene lo psichiatra affamato: “Il grande problema di questo secolo é che la parola visibilitá ha cambiato di contenuto...prima visibilitá voleva dire “vedere piú lontano degli altri” – ma un dizionario no?!? – “oggi il contenuto é solo passivo - essere visti -, passivizzazione della coscienza che ha effetti antropologici forti”. E chiosa:"Si servono dei blog quelli quelli che non riescono ad andare a un reality"!!!

Infine, BV commenta: "Trovo stupefacente esporsi in pubblico in maniera cosí abituale”. Parla lui, dal lunedí al giovedí alle 23 su rai1, con la pioggia, con il vento, con berlusc0ni, pr0di,d'alena e una raffica di papi!!!

5 comments:

Anonymous said...

Mi dispiace constatare come la Psichiatria sia degradata a corroborare moralismi e tele-prediche, catastrofismi millenaristici. Lo psichiatra super-specialista in "ospitate" (il termine è volgarissimo e dunque affascinante) ha ormai rimpiazzato il parroco catodico nel cuore di tutti noi. Tuttavia, bisogna pur dirlo, starei attento a liquidare rapidamente il dibattito sull'impatto del web sulle nuove generazioni. E' un fatto che la diffusione del web stia trasformando la cultura e gli stili di vita in modo rivoluzionario, generando fenomeni inquietanti, che segnalano trasformazioni profonde. Certo Bruno V. può accorgersene solo a modo suo, come fanno certi anziani rispetto alle cose nuove: in ritardo, con invidia e molta, molta diffidenza.

Marco Inzitari said...
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Marco Inzitari said...

Ciao anonimo, oltre che ritardo, invidia e diffidenza direi che c'è una buona dose di mistificazione (che forse é necessaria alla spettacolarizzazione - la famosa visibilitá di cui essi stessi parlano!)...sará una sineddoche o che?? Certo ci sará anche qualche blog satanista, e sicuramente alcuni (molti?) si servono di pagine come MySpace o Facebook, che peraltro in Italia non so quanto siano giá diffuse, per fare incontri (ma non direi prostituzione)...ma qui si sta veramente sparando grosso! Dov'è la riflessione? Certo che si riflette e rifletterá, la rete é di certo una rivoluzione mediatica. Io non potrei piú immaginarmi di tornare indietro e vivere senza, per il lavoro e tutto il resto. Ma riflettere si é sempre fatto, come per la televisione e tutti i suoi lati negativi (quando ero piccolo si rifletteva del pericolo della TV come droga per fare stare buoni i bambini, poi di tutti i suoi lati pericolosi con la mercificazione e la pornografizzazione della cultura, lo scandalismo etc, di cui BerluscOni e Bruno V mi sembrano degni protagonisti). So che non era quello che volevi dire, anonimo, ma la riflessione nasce spontanea e non si nutre di certe trasmissioni. Molto tempo fa sul Manifesto ricordo un bell'articolo dal titolo "Nichilismo da blogger" che affrontava la stessa questione in termini molto molto interessanti, per esempio.
Saluti, e grazie del contributo.

Anonymous said...

Non posso certo spingermi oltre a difendere Bruno senza sospettare che il mio poligono di uìllis abbia bisogno di aiuto. Dico che è abbastanza scontato aspettarsi che Bruno sia incapace di criticare adeguatamente certe novità: stiamo parlando di un fossile delicatissimo che è giunto fino a noi praticamento intatto, preservato da certi speciali parametri chimico-fisici della sua nicchia geologica. Dico, facciamogli qualche domanda e sapremo qualcosa in più dei nostri antenati. Però non mettiamolo troppo alla prova, vi prego, ne risulterebbe irrimediabilmente corrotto.

Lajules said...

Perfetto il finale del tuo post!
Su DeadChef qualcuno ha commentato che finche' Vespa ci e' contro, possiamo dormire tranquilli.

Cmq chi parla dei blog come una grande novita' nel 2008 non puo' avere molto futuro davanti a se' (spero).