Wednesday, February 27, 2008

Notizie e propositi

Per ora, tutto procede bene. Avrei tanto da scrivere, cose che penso durante i miei spostamenti in bici-bus-metro-treno, della mia nuova vita catalana, del lavoro, della lingua, delle persone, degli svaghi, delle elezioni politiche di qui, cose curiose o semplicemente cronaca. Sia dei giorni in cui esco alle otto per tornare alle otto e mezzo di sera, sia di quelli in cui mia alzo alle sei e mezzo per andare in ospedale. Ma un po' l'adattamento e la voglia di ingranare co lavoro - sono un tipo impaziente, come qualcuno sa - un po' la mancanza di adsl a casa, sono un po' fuori dal mondo. A malapena riesco a rispondere alle email, che arrivano di tanto in tanto, per cui il tempo di due righe sul momento lo trovo (anche se qualcuna - David - rimane indietro per un po'). Avrei voglia di comunicare, e anche se il tempo e le forze vengono meno, spero che questa voglia sopperisca, prima o poi. Per ora, questo scampolo da un momento di insonnia residuo: di notte anche la connessione a 56K è sufficiente.
Post pensati e promessi a me stesso - vedremo se, come e quando:
- Pendolarismo catalano
- Castiglianate: quel punto interrogativo sottosopra
- Personaggi: il portiere di Travessera
- Personaggi: la segretaria
- La bimbina e Rajoy
- Analfabetismo iberico
- Politica in corsia
- Film: I soprano, Juno e Le mani sulla cittá
- Libri: Il disco del mondo - ma per questo, a dopo il 13 aprile! - Diceria dell'untore.

Saluti,
M

Wednesday, February 06, 2008

Fughe

Si dice che il capitano non abbandona la nave che affonda! In questo caso, la mia fuga dall'Italia è coincisa con l'ammutinamento dei "centristi"(?) e l'inabissamento del Paese -che pure era già a buon punto anche prima-. Mi dispiace per voi, però in questo caso spero di vivere in maniera più distaccata le italiche pastoie, visto che di luce all'orizzonte se ne vede poca.

Mi chiedete notizie. Vi daró qualche accenno, mentre mi affanno a riprendere i fili del mio lavoro. Passando per Amsterdam, dove ho passato gli ultimi giorni della scorsa settimana per congresso -avevo qualcosa da scrivere a proposito, ma lo lascio per la prossima volta-, sono atterrato a Barcelona domenica. Nuovo Paese, nuova cittá, nuovo lavoro, nuovo appartamento, qualche altra novitá di cui alcuni di voi sono a conoscenza. Ancora non c'è internet a casa, e questo spiega un po' la mia assenza. Rimane ferma la vecchia fidanzata -e anche qui dedicherei una sessione apposita a proposito della terminologia, a cavallo tra lingue diverse-, e direi che riprendere il dialogo quotidiano dopo un paio d'anni di interruzione per ora è venuto piuttosto naturale. In realtá, due lavori: uno di ricerca, in cui per ora mi sento ancora un po' confuso, e uno clinico, che ho cominciato ieri come osservatore, per cercare di adattarmi ai colleghi, al funzionamento del posto, alla lingua, ai farmaci diversi. L'ambiente mi è piaciuto, la gente é semplice e sembra competente e appassionata.

Ancora mancano dettagli burocratici, come sempre. Non ho ancora firmato il contratto, nè mi sono iscritto all'Ordine dei medici. Per cominciare, stamattina, nuovo conto in banca: il terzo, dopo quello italiano e quello americano per qualche strano motivo ancora attivo, il quarto se si considerano gli spiccioli alle poste -dedicato agli acquisti internet-. Sembra un impero, ma altro che capitale! Sono lacrime sparse qua e lá. Come la mia roba, dispersa in tre Paesi e due Continenti, 5 appartamenti considerando la mia valigia ancora a casa dei genitori del mio amico Joan, qui a Barcelona.

Insomma, una bella ragnatela, in cui spero di accomodarmi e trovare un po' di riposo e stabilitá, almeno per qualche tempo.
Ora fatemi sapere di voi. Io vi terrò aggiornati.