Wednesday, November 29, 2006

Separati alla nascita

Ieri e’ arrivato il tedesco, quello vero. Quello che sostituira’ il tedesco finto, mio attuale housemate, che invece ha la fidanzata cinese di cui tenta con fatica di imparare la lingua, non e’ interessato al calcio e non sopporta i tedeschi, e, soprattutto, non beve alcolici ma e’ un estimatore dell’espresso di qualita’!

Ieri ho comprato la birra, Sam Adams, bostoniana discreta, e gliene ho offerta una. Nella nuova casa non c’e’, non ancora, un apribottiglie, ma il tedesco vero ha estratto un portachiavi con apribottiglie incorporato. Uber alles! O vi aspettavate che l’avesse fatto saltare coi denti, il tappo?

Censura!

Grazie del drive, Beltra. Girare il capo di imputazione a Deaglio, che rischia ora una multa di 300 euro per turbativa dell'ordine pubblico, è perlomeno ridicolo, e sembra anche a me indice di un brutto clima. Concordo col Mainifesto che le dichiarazioni di Berlusconi subito dopo le elezioni (per giorni si rifiutò di riconoscere il risultato) erano ben più destabilizzanti.
Qui Michael Moore non ha subito censure nè multe, se non per divieto di sosta.

Purtroppo non ho visto il documentario, comunque io la voce del "centrosinistra" non l'ho sentita, ma si capisce, sono troppo lontano!

Tuesday, November 28, 2006

Verba volant

Sappiate che comunico a sighiozzo perche' non mi sto trastullando, quaggiu'. Oggi ho tenuto la mia prima lettura alla sezione di invecchiamento del Dipartimento di Epidemiologia, della durata di circa mezz'ora, discussione esclusa. Era prevista per il 12 Dicembre, ma quella a cui toccava oggi ha fatto forca, avvertendo solo mercoledi' scorso.
Diciamo che oggi giocavo in casa, ma che il c..., come si dice a casa mia, te lo fanno lo stesso. E mi sembra di aver salvato l'onore.
Alla prossima!

Sunday, November 26, 2006

Ogino all'inquisizione

Nessuno mi dice mai nulla! Lo devo scoprire da solo, che sta per iniziare una rivoluzione, che l'ultimo muro sta per crollare, che il preservativo farà il suo ingresso in parrocchia.
Un giorno lui si affaccerà al balcone, e darà il via, come Benigni si aspettava da Berlinguer. E allora il mondo potrà finalmente smettere di astenersi. Come si è potuto andare avanti finora? Pare che anche i ciellini cominceranno a usarlo nel bacio alla francese, senza andare oltre, come è ovvio.

Quello che è bellissimo è che quaggiù di questa possibile rivoluzione non frega niente a nessuno! Per quanto, molti, in Africa, potrebbero un giorno ringraziare.

Thursday, November 23, 2006

Ringraziamento

La foto con la torta di compleanno con sopra un tacchino di gelato non è venuta, ma il tacchino, quello ufficiale, al forno, si vede bene.

C'era tutto, tacchino, stuffing (il ripieno di carne macinata, pane, spezie etc, che si mangia a parte), il purè di patate (col burro) il pane fatto in casa, i mirtilli, il vino e buona compagnia.

Wednesday, November 22, 2006

Aievedrim

Quando lo senti da un americano di vivace intelligenza ed elevata cultura, informale ed aperto, democratico ed anti-Bush, ti viene voglia di arrenderti.

Quando ti senti dire che sei troppo giovane per aver già abbandonato l'idealismo, perchè non credi nell'ideale delle guerre americane per liberare gli altri popoli dalle dittature... ti si seccano le parole, e, tra le altre ragioni, appena riesci a dire con un filo di voce che non sai più se sia idealismo o ingenuità pensare che le guerre non si debbano fare perchè dentro ci muore la gente vera, come tutti noi, ogni giorno, a manciate. E per ognuno che se ne va, tanti altri restano, intorno.

Domani si mangia il tacchino, anche lui ha smesso di cantare, da un po'.

Wednesday, November 15, 2006

Considerate, to be or not...?

Mi piace una parola che gli americani, raramente, usano nel linguaggio scritto: considerate. Ho la sensazione che gli inglesi, nel loro stile, possano usarla ancor di piu’ (ma per questo mi rimetto a MR).

In italiano usiamo solo il negativo, sconsiderato. Anche in catalano sono sicuro che ci siano parole dall’etimologia affine – ammicco a quelli col nivell D –, per quanto la traduzione piu’ immediata del negativo “sconsiderato” che viene in mente a un catalano di strada come me è poca solta (traducibile come “scarso senno”?). Mes sinónims al seguente link.

Insomma, da un lato l’invito “be considerate, termine agli antipodi rispetto al così diffuso trash talking, puo’ sembrare un’esortazione troppo politically correct e un po’ pedante, tipica di certe (solo alcune) attitudini borghesi americane. Ma, soffermandomi un momento sul reale significato, mi sembra piu’ un invito ad esaminare la situazione e a ragionare, lontano da quel generico “comportati bene” o "attento a quello che fai" con cui mia nonna, non me ne voglia, sottendeva “comportati in maniera propria”, cioe’ adeguata a degli standard, che, non esplicitati, erano ovviamente i suoi. In questo caso voglio vedere la considerazione più come una libera interpretazione da modularsi sulle regole della convivenza o della società (tipo “be considerate, clean the microwave...”). Forse è proprio per questo che gli americani, pur possedendo questa parola, non la usano quasi mai.

Proiezioni di Peters

Sara’ che ho lasciato un pugnello di buoni amici, o forse solo qualche uccellaccio che e’ impaziente di vedermi soccombere qui nell'Impero, ma il Bel Paese tira con autorita’ la volata dei visitatori del blog. Seguita dalla Catalunya, che, ahime’, questi software online continuano a chiamare, con una sineddoche inversa (?), Epagna. Gli amici catalani cominciano anche timidamente a partecipare (vedi Xmen, che solo per il fatto di avere un vero nome che consente di essere contratto in questo modo merita gia’ una lode).

In terza battuta ci sono narcisisticamente io, che faccio numero quando mi apro il blog per guardare i commenti, affiancato da qualche poco misterioso e anche relativamente assiduo residente negli US. In realta’ ho avuto anche qualche contatto da Chicago, per quanto direi che e’ l’ultimo posto in cui conosca qualcuno. Saranno inciampi, come suppongo pure quelli dall’India e dall’Ungheria (2 contatti), Giappone, Hong Kong, Belgio, Chile, Francia Islanda e Uruguay (1 contatto). Se mi sbaglio, che i facciano vivi.

Per il resto, l’olandese volante porta quasi da solo il peso dei paesi europei “altri”, assistito recentemente dal panzer HerNanni, e talvolta dall’uomo col kilt (con o senza sorpresa?).
Mi consola che non mi pare ci sia nessuno che accede tutte le volte tramite ricerca su google, come succede nel blog del Beltre.

Insomma, non siete poi tanto anonimi. Del resto, qui a contatto con gli yankee, non potevo che prendere la cattiva abitudine di controllare. Vediamo se nei prossimi giorni questa piccola mappa affettiva si allarghera’ un po’, visto che me ne vado a Dallas fino a domenica. Avrete mie notizie, come io ne ho, piu’ o meno, di vostre. Ci sentiamo tra qualche giorno. Hasta, siempre!

Dati raccolti da Webstats4u.com

Tuesday, November 14, 2006

A new place

Folks, grosse nuove. Senza darvi preavviso, ho cambiato casa. Quartiere di Squirrel Hill, l'indirizzo preciso non lo so, tra Wightman e qualcosaltro, tipo Bartlett, non mi ricordo. Resto tranquillo: non potete venire a trovarmi senza preavviso.
I miei bagagli sono aumentati esponenzialmente rispetto al mio arrivo, una grossa valigia in più prestata da un amico non è riuscita a contenere ancora tutto, e mi sono trascinato anche un paio di bustone Ikea. Accompagnato dalla padrona di casa, che continua essere la solita Barbara cino-taiwanese, ho mollato i vari pacchi sul parquet di bambù appena finito di posare, di provenienza ovviamente cinese. Spero che la colla non tradisca, o almeno di non rimanerci attaccato. Ho conosciuto il 75% dei miei roommate, ben sei, che compongono già un buon mix etnico (Cina - vi ricordate il mio primo amico pittsburgher Chao-Chen o Charles? - India e US). Mi mancano Germania e Giappone. Ho parlato più stasera che da quando sono arrivato a Pittsburgh. E' stato buffo, via via che li conoscevo, alcuni si presentavano anche tra loro.

Quando tutti sono tornati nelle loro stanze ho sistemato le mie cose, e poi ho camminato per questa grande casa, a lungo, guardando tutto come una scoperta, provando timidamente gli interruttori, aprendo gli sportelli della cucina e i cassetti.
Infine, ho spento un po' di luci, nel patio e nel corridoio, che non stavano illuminando un bel niente.

A più tardi i dettagli sulla casa e sul neigborhood, ora sono stanco e ho urgenza di collaudare il letto.

PS: salgo all'87.5%, ho appena conosciuto anche il tedesco che divide con me cucina, living room e una parete.

Monday, November 13, 2006

Trivial size

La M europea mi andava decisamente stretta, la L calzava appena giusta, e non perchè io sia particolarmente robusto, come sapete. Meraviglie dei tessuti elastici.
Pochi giorni fa ho comprato tre paia di boxer a saldo, non di marca ma di buona qualità, mi sembra. Sono stato giudizioso, arrotondando per difetto, ma nella M americana ci potete entrare anche voi, tutti insieme, intendo! Non sono certo ingrasssato, con tutta l'attività calcistica, ma nemmeno dimagrito. Del resto, dovevo aspettarmi che le mutande fossero proporzionali alle dimensioni delle porzioni al ristorante.

Che fare? Lavare ad alte temperature, doppia centrifuga e asciugare a tutto calore? Mettere un annuncio su Ebay, sezione "Accessori"?

Se qualcuno ha messo su pancia, ma parecchia, gliele regalo, blu metallizzate con finissime righe bianche trasversali, hanno ancora pochi chilometri, come nuove! Purchè non sia troppo triviale nei commenti a questo post.

Sunday, November 12, 2006

Informazione?

Domenica a pranzo. Da un po' non seguo con attenzione le vicende italiane. Tento la traslazione verso casa: dal sito della rai mi guarderò il telegiornale. Niente TG3, mi sembra, mi danno solo il TG1.
Apertura sui caduti di Nassirya, Prodi e Parisi blaterano frasi di circostanza. Il vantaggio di vedere la tv in questo modo è che, se ti annoi, salti e vai avanti. Nassirya non mi appassiona, Casini che grida allo scandalo per la mancata cerimonia nazionale, facendosi portavoce del popolo ("siamo stanchi di questa sinistra"), ancora meno. E' incredibile come siamo arrivati all'obbligo di sentirci dire almeno una cazzata da tutti, uno per partito, perfino da Rotondi della DC. Se uno dice una cosa, per correttezza un commento a testa per tutti gli altri! Interessanti come le interviste dei calciatori a fine partita. Per cui, salto. Dopo un paio di cifre sulla quotidiana ecatombe in Iraq (il giornalista commenta:"la più grave da quando Saddam è stato condannato a morte", cioè dall'altro ieri!), la politica estera, quella vera, cui è dato il giusto spazio, cioè il Vaticano. E' domenica, non ricordavo più che toccasse doppia razione di Razinger. Come vedo il berretto bianco e i papaboys che sbavano sotto il balcone, tiro avanti il nastro, e sueccellenza si fonde con la maestra beccata nuda con gli studenti delle medie. Una volta queste cose succedevano negli USA, non in Lombardia. Ho una crisi di identità spaziale, vabbene americanizzarsi, ma non a questo punto! Insomma, salto un altro pezzo di TG, fino a un servizio di tre minuti sullo scalogno modenese, vita morte e miracoli del bulbo rosso dal cuore bianco. Un'altra sforbiciata al video e...ops, non ce n'è più. In fondo, il TG1 formato 4 minuti è meglio di quanto ricordassi.

Wednesday, November 08, 2006

Pizza connection

Il mio nuovo pizzaiolo di fiducia lo ripete ogni tre per due,"E' tutt'un book", o u bbbucc, con la b e la c marcate da italiano del sud. Franco e' un barese che ha lasciato l'Italia da circa quarant'anni, all'eta' di 21. Il pranzo in piedi al bancone e' di solito un suo monologo sulla politica americana, mentre il garzone afro-cinese si affaccenda lentamente per i clienti. Franco lo comanda a distanza, "ora servi la misse", e gli fa pagare le slices di pizza per uso personale fino all'ultimo cent. D'altra parte, e' gente che ha fatto la fame.

Franco appartiene ad una generazione disillusa, che e' stata coinvolta in qualcuna delle bolle speculative della borsa, diventando rapidamente multi-milionario, e, con la stessa velocita', perdendo tutto. Ne ho gia' conosciuti diversi. La sua visione del mondo si basa dulla teoria del complotto, cioe' che gli eventi cardine siano tutti preordinati, come un libro, u bbbucc, già scritto. Dall'omicidio Kennedy alle due torri, e non va per il sottile quando afferma che "Le torri erano minate da dentro, lo dicono gli ingegneri e gli esperti di esplosivo", o "Quel giorno di jewish non ce n'era nemmeno uno, in qualche modo li avevano fatti rimanere tutti a casa". Insomma, un disegno per arrivare in Iraq, per il petrolio, e per spostare le basi militari sempre piu' vicino all'oriente. Da uno che ha esportato la pizza non ci si poteva certo aspettare una maggiore originalita' rispetto a teorie che si vanno diffondendo. Ma Franco e' radicale, nessuno e' escluso dal disegno:"Anche quello del Venezuela, Chavez, che poi continua a vendere il petrolio per le automobili americane, sta li' perche' ci deve stare, perche' sono tutti d'accordo...e' tutto un book". Quando gli chiedo come si comportano gli americani sentendo uno che dice queste cose, risponde solo che non ascoltano o non ci credono.

Forse, come pensa qualcuno, il mondo adesso sarebbe migliore se, allora, invece di George W Jr avesse vinto Al Gore...infatti non ha vinto.

Questo Paese ti induce a una sospettosita' esasperata, con tutto quello che si sente dire a proposito del controllo su email, telefonate etc. Non sono ancora sicuro delle vera natura del mio pizzaiolo, se sia un complottista autentico o se le sue chiacchiere non siano un'esca per far parlare i clienti, soprattutto alla luce del suo passato da tecnico radiooperatore, che a Camp Derby (Pisa), nel dopoguerra, riceveva i messaggi dalle spie yankee in Ungheria e Cecoslovacchia, come in una qualsiasi pagina di quel book.

Foto: businessweek.com

Tuesday, November 07, 2006

L'asino sottobraccio all'elefante

Anche se non ne ero pienamente cosciente, lo sospettavo. Di essere nel "miglior Paese della storia del mondo", e nel "miglior Stato di questo Paese". Quina sort !, viva l'onestà. Lo ha sostenuto stasera Rick Santorium, dopo essere decaduto dalla carica di senatore del Commonwealth of Pennsylvania dopo 16 anni, e aver ceduto il posto al democratico Bob Casey, che ha preso il 59% dei consensi. Il discorso di Santorium è stato tutto al plurale: insieme all'inseparabile moglie Karen, non smettevano di ringraziare, dal Padreterno fino al rivale Casey, definito un'ottima persona, che senza dubbio farà un grande lavoro per lo Stato. Da parte sua, Casey non è stato da meno: introdotto dalla moglie Therese sul palco dove stavano pure le 4 figlie, la mamma, i cugini e i nipoti (nessuna iperbole!), ha ripetuto all'infinito la parola "change". Qualche spunto demagogico (assicurazione sanitaria più accessibile, menzione ai 136 ragazzi della Pennsylvania morti in Iraq), prima di finire col volemose bene per dare la caccia ai terroristi, senza quartiere. Dallo Stato in cui fu redatta la Dichiarazione di Indipendenza e dove fu scritta la Costituzione sembra che partirà il nuovo corso.

Si rinnova un terzo del Senato. In generale, sembra, una moderata avanzata dei Democratici. Mentre sto andando a dormire, con 3 senatori Democratici in più la maggioranza cambierebbe. Il nuovo corso avanza. Qui siamo tutti più tranquilli, da domani di tutto ciò non rimarrà traccia, e tutto continuerà tale e quale a prima.

Good night, and good luck!

Sunday, November 05, 2006

Live at the Supermarket

Per i musicisti delle nuove generazioni il futuro non è così nero. Se le cose non andassero bene, potrete sempre lavorare al Supermarket. E non si tratterebbe di un ripiego, ma della vostra arte. L'ho scoperto sabato pomeriggio, al Giant Eagle vicino a casa, quando, "one, two, three...", mi sono ritrovato a fare un swing shopping. Dietro il banco della carne tamburellavano con le dita, e le vecchiette aggrappate ai carrelli sculettavano a ritmo di bebop.

Non è certo l'augurio che voglio fare ai musicisti (per quanto tra un matrimonio e un supermarket non so se ci sia differenza, non ho idea della paga!)...in particolare ai miei amici Terol (la web del mitico Pau è linkata a destra, concerto il 28 dicembre al Keyboard) o ai fiorentini Pentatonix, o ai più giovani come Filippo Di Bari. Ma il messaggio è "never give up". Non è questo, in fondo, il Paese delle opportunità?

Suonare nel metrò ha il suo fascino bohemien, e infatti si fa a Paris. Ma non è detto che anche qui a Pittsburgh non si faccia serata, magari con un pezzo di cheddar cheese o un bidone di Campbell's soup.


Nota del redattore: cliccando sulle foto, si dovrebbero ingrandire.

Wednesday, November 01, 2006

Coccodrillo di AR

Come saprete, il "coccodrillo" è un articolo commemorativo su un personaggio pubblico, confezionato previamente, ed edito in occasione della sua scomparsa.

In questo caso, della sua scomparsa da Pittsburgh. Non posso negare che mi mancherà, questa specie di Jack Johnson padano, per fortuna non leghista. Una specie di divo da adolescenti, il pallone, la chitarra e il surf, che però è maturato in fretta, in questa scuola di vita che è l'America delle acciaierie. Insomma, del materiale umano c'è. Qui, ha fatto praticamente il calciatore professionista, con una media di 3 partite a settimana, tenendo alta la bandiera dell'Hellas, ruvido difensore gentiluomo, degno del miglior Ficcadenti. Il tempo libero lo ha dedicato alla ricerca...alla ricerca della migliore pizza della città -Pizza Prima, Vocelli, Mineo o Milano's. Alla fine della sua esperienza, la sentenza è stata chiara: "Milano's tutta la vita". E' diventato inseparabile di Ben, il pizzaiolo, che gli ha presentato tutta la famiglia. In un ultimo sussulto di lucidità, questo quinto Beatles postmoderno, ha lanciato il canto del cigno, inventando il cosiddetto "metodo Rossi" per la lettura della risonanza magnetica della coscia, che gli procurerà forse il Pallone d'oro postumo.

Gli devo l'introduzione nel mondo sportivo della Pennsylvania. Lui, la scoperta di un amore insospettabile per la salsa, nel senso del ballo, dopo essere stato da me trascinato a un paio di lezioni.

Nella speranza di ritrovarci presto per fare altri danni, in bocca al lupo per la scalata ai vertici della geriatria mondiale!


A sinistra in alto: il cantante surfista Jack Johnson