Sunday, January 27, 2008

Quel che non ammazza...

Icchè un ammazza ingrassa, si dice a Firenze.

Non so se il proverbio è pertinente, ma sia pure: in questo momento storico si applica il contrappasso alla rovescia. Per esempio, leggevo or ora che il purtropppo famoso fotografo-ricattatore-di per sè squallido Corona è stato promosso ad attore protagonista di una fiction sulla polizia.

Ma, ancor di più mi strabilia Totò Cuffar0, in arte Totò VasaVasa (perchè sbaciucchiava tutti). Cuffar0 si è dimesso da Presidente della Regione Sicilia per un vassoio di cannoli. Già qui saremmo al paradosso, non si è dimesso perchè condannato a 5 anni per favoreggiamento della mafia, ma perchè aveva festeggiato la condanna, visto che che tutto sommato gli era andata bene. Secondo paradosso: dichiarazione ufficiale di PF Casini, segretario del suo partito, alla lettura della sentenza: finalmente è stato provato che Cuffar0 non ha niente a che vedere con Cosa Nostra (perchè non era stato condannato come affiliato, ma "solamente" per favoreggiamento). Dulcis in fundo, la ricompensa per aver perso la Regione Sicilia dovrebbe essere la promozione a capo gruppo dell'UDC nel prossimo senato. Questo è ciò di cui abbiamo bisogno.

In english: the former President of the Sicilian regional government, who resigned after being judged guilty of helping and protecting mafia's business, was compensated for this lost with the offer of leading the UDC - his party - in the next Italian Senate! What a wonderful Country.

Thursday, January 24, 2008

Ora sì, che devo emigrare!

Solide certezze: andiamo avanti con fiducia! Ribadisco la teoria: il Paese più stabile al mondo. Nessuna sorpresa, il governo cade per mano di Mastella e Dini, Andreotti si è astenuto, l'unico che mi ha spiazzato oggi è stato Cossiga.

Mi farete tornare a votare, ma perchè poi? Mettiamoci in testa che così stanno le cose, fuori i gay e gli immigrati, più soldi per la ricerca agli istituti cattolici, flessibilità aumentata. Mettiamoci in testa che questo è il nostro Paese. Inutile discutere, o dentro o fuori. Io non solo deluso dalla mia scelta di due anni fa, in caso rivoterò la stessa cosa. Ma una scelta davvero ambiziosa sarebbe la fusione ufficiale col Vaticano, e la legalizzazione della criminalità organizzata. Darebbe un'identità precisa a questo magma informe, e un nuovo slancio.

Per fortuna mi guarderò questo teatrino da fuori, spero distrattamente. Niente Porta a Porta, santoddio, niente zuffe o vuote esibizioni di conquiste o spaventose o vane promesse.
Nella speranza che non mi tocchi piangere, a maggio, anche sull'altra sponda del Mediterraneo.

Wednesday, January 23, 2008

Dinasty

Continuo a ripetere che non ci si doveva scandalizzare per Manipulite o Calciopoli, perchè sono state solo la punta dell'iceberg del tessuto sociale del Paese. Oggi un interessante articolo di Repubblica sul mondo dell'Università, che, purtroppo, non dice niente di nuvo. Qui il LINK.

Friday, January 18, 2008

e tre!

PS (terzo post in fila sul tema): invitato dall'ateneo, oggi il papa a Firenze!!!...non scherzo affatto: cliccate su questo link per la notizia.

Tamponamento diplomatico, ma a catena!

Sempre sul tema del post precedente (argomento pap-aasapienza)...

Sono i peggiori, sono proprio i peggiori. Quelli che ancora, nonostante la P2, mille anni a canale 5 e comunque in mezzo al potere, ancora vogliono sembrare qualcos'altro (ma che, poi, moderati? - nemmeno più fa chic dire di sinistra, ormai)...Insomma, stasera mi sono imbattuto in Maurizio Coptanzo su radioRai...argomenti vari (tirata contro la magistratura in difesa di Masterla etc)...tema centrale: il papa! Sono stanco, quindi vi lascio alla truce cronaca:
MC legge un messaggio di un ascoltatore, che dice che se il vaticaro ha deciso che il papa non doveva andare alla Sapienza in seguito al dissenso di una parte dell'Università, questo non può affatto essere considerato censura! Chiosa di MC (one man show, nessun interlocutore)...ma se il vaticaro ha dovuto annullare la visita a causa del dissenso, allora non c'è più democrazia. E ancora, a quelli che opinano che il Dalai Lama non è stato ricevuto nè dal vaticaro nè dalle istituzioni italiane durante il suo viaggio in italia - per non offendere la Cina!n.d.r. -, MC rispondeva:"è vero, ma, insomma, vabbè". Giudicate o vomitate in silenzio...

Tuesday, January 15, 2008

Incidente diplomatico

Come facevo ad astenermi, come facevo, ditemelo voi! Anche se sono le 23.18, e, di ritorno da Barcelona sono andato direttamente a cena con un simpatico coreano a Firenze - ma è un'altra storia -, non potevo. Soprattutto dopo che sulla "super"strada da Pisa Aeroporto a qui mi sono sentito Radio Zapping di Aldo Fovbice, che si dice sia la punta di diamante della radio italiana, almeno come ascolti, ma che personalmente ho sempre trovato insopportabile per quel dogmatismo da realpolitik che mi pare evidente.

Insomma, il papa alla Sapienza! Tutti gli opinionisti sentiti da Fovbice, oltre che tutti gli ascoltatori al telefono, ribadivano la stessa tesi (pluralità utile per la dialettica, tra l'altro!)...che la libertà di opinione è morta, in Italia, visto che si è impedito al papa di parlare all'Università. Dicevano: tutti avrebbero il diritto di parlare, poi magari alcuni possono dissentire, criticare o protestare. Bene, avanzerò una tesi semplicistica, e mi piacerebbe che qualcuno la discutesse: di fatto, nessuno ha minacciato la vita del papa. Il sommo è stato invitato, alcuni professori hanno protestato ufficialmente, e alcuni studenti hanno annunciato un sit-in, come protesta. Al che il papa, non saprei esattamente per quali motivi, ha ritrattato la propria partecipato. Insomma, 1) proposta, 2) dissenso - la libertà è anche poter esprimere un dissenso relativamente a priori, cioè sapendo chi è questo papa e come la pensa su molti temi, o no? - e 3) retro front, col discorso che verrà comunque inviato e letto. Cosa c'è di scandaloso o di diverso dal modus operandi che gli interlocutori di Fovbice ritengono corretto ? C'è da considerarlo un incidente diplomatico con la curia di Roma - di cui è il vescovo - con lo Stato del Vaticaro - di cui è il presidente - con il cielo - di cui è il rappresentante in Terra? O è vero che in questo Paese sul papa e le sue idee non si può discutere?

Se poi questa uscita di scena sia stata una mossa studiata, ad effetto, non sta a me dire...

Troppo semplice? "Pole la donna permettersi di pareggiare con l'omo?..."*. Il dibattito, volendo, è aperto.

*Da "Berlinguer ti voglio bene", di G. Bertolucci, con R. Benigni
Foto: copertina de il manifesto, 20 Aprile 2005

Saturday, January 12, 2008

Cose che solo in Italia (2)

Aggiorno l'elenco delle cose che solo in Italia (cioè che davvero non si trovano altrove, vedi due post fa), aggiungendo i suggerimenti ricevuti. Chi vuole può ancora aggiungere nei commenti.

- L'odore di cucina - stufato, arrosto con patate - che si propaga per la tromba delle scale uscendo di casa...che ogni volta il gioco è indovinare da dove viene...e controllare i succhi gastrici

- I giornali: il mio amatissimo Manifesto, ma anche Internazionale

- Le librerie in cui perdersi

- Il suono delle campane

- La possibilita' di andare a piedi dappertutto

- Un senso dell'umorismo un po' sciocco ma affettuoso

- Poter incontrare gli amici per un caffe' o uno spritz senza dover controllare l'agendina

- La spesa al mercato, con la frutta e la verdura di stagione (a Pittsburgh un qualcosa del genere c'era, per la verità)

- La facilità di raggiungere il mare e la montagna

- I borghi delle città, un po' dappertutto in Italia

- L'arte di arrangiarsi tutta nostra

- Capitolo cibo: Il pane - il pane che c'è qui (e non quello toscano, per quanto non mi discpiaccia, ma il pane qualsiasi, da quello normale casereccio a quello cotto a legna); le friselle; la pizza buona; la mozzarella di bufala

...e poi, da più parti, gli amici, gli amici italiani a cui vogliamo tanto bene ma che - confermo in pieno! - a comunicare col mezzo "tecnologico" (ormai fa quasi ridere, riferendosi alla rete), sono veramente restii o negati, brutti stronzi!!! Svegliaaaaaaaaaaa!

Tuesday, January 08, 2008

Piccole ore

Qui a Firenze sto riprendendo la brutta abitudine di far tardi la sera. Brutta? Certo scomoda per la mattina seguente, in certi casi. Perchè non riesco a mantenere la vita tutto sommato regolare degli US? Mi sembra che dopo giornate così piene di cose utili e, per lo più, inutili, non possa mettere a cuor leggero la parola fine e domani è un altro giorno, ma debba prolungare nel tentativo di dare un senso al vecchio giorno, che se ne va. In effetti ora comincia a venirmi sonno.