Wednesday, February 28, 2007

Nella migliore delle ipotesi...

1) Per votare alle elezioni in cui verra' eletto il Berlusconi 3, io non torno

2) Per rodermi il fegato sotto un governo di larghe intese (col Vaticano e con gli USA) o sotto un governo tecnico (con Ruini e la Rice architetti della corte), io non torno

Speditemi la mia roba dovunque io sia, genitori. E per gli altri, venite a trovarmi in esilio volontario.

Comunque vada, che Paese di merda! Sempre di piu', se ancora ce n'era bisogno.

Tuesday, February 27, 2007

Frammentari commenti sugli Oscar 2007...

...li trovate su Ulysses (un blog alla volta)!

Thursday, February 22, 2007

Per quanto ancora dovremo pagare pegno alla nostra storia?

Le mie prime parole sono state dure nei confronti dei dissidenti Rossi e Turigliatto, e qui le ribadisco. Perche’ erano parte della maggioranza, e saranno ritenuti responsabili di eventuali “altri 10 anni di berlusconismo al timone o 100 anni di grande centro vaticano”, come qualcuno ha commentato. E anche perche’ hanno perso un’occasione storica di dare un importante segnale di unita’ nel senso di una politica estera lievemente piu’ orientata all’Europa, per quanto ancora subalterna agli Stati Uniti e al Vaticano. Non si puo’ non tenere presente la replica di D’Alema agli ambasciatori americani in Europa, il vestito a stelle e strisce di Berlusconi, e anche i Dico, per quanto rappresentino un compromesso mutilato e sgraziato su diritti indiscutibili. D'altra parte le condizioni teoriche e pratiche per fare la rivoluzione non ci sono.

Alcune riflessioni a mente fredda, se si puo’. Rossi e Turigliatto non sarebbero stati comunque sufficienti. Turigliatto era fuori dell’aula, quindi non contava nel numero legale. Anche se entrambi avessero votato, il quorum per approvare la mozione si sarebbe alzato di uno, e i loro voti non sarebbero bastati.

Che non fosse possibile e nemmeno giusto fare affidamento sui Senatori a vita si sapeva dall’inizio della legislatura. Ma, come nota il Manifesto, non puo’ non rimanere il dubbio che quella dei tre astenuti sia stata una reazione proprio alla volonta’ dell’Unione di smarcarsi, almeno nelle intenzioni - per convinzione o per compiacere l'ala sinistra –, dal vassallaggio verso gli Stati Uniti e verso il Vaticano. Cossiga si e’ schierato apertamente, in virtu’ della propria “storia atlantica”. Del resto e’ stato sponsor di Gladio e molte altre nefandezze italo-americane. Pininfarina e’ un grande industriale, che e’ stato aiutato dalla Chrysler-GM a fare il salto di qualita’, ed e’ uno degli sponsor principali della TAV Torino-Lione. Non era atteso al Senato, ieri, alle cui sedute non partecipa mai, pero’ e’ arrivato, per l’iniziale sollievo e poi il dramma dell’Unione. Su Andreotti, che ha scritto di proprio pugno la politica italiana del dopoguerra, spalleggiato dal Vaticano, non credo che ci siano parole da aggiungere. Le dichiarazioni dei giorni precedenti erano state in supporto della mozione D’Alema, le parole pronunciate in aula erano gia’ tipicamente vaghe...che abbia cambiato opinione all’ultimo minuto, per la replica di D’Alema su Vicenza e sulla discontinuita’ rispetto alla politica estera precedente, e che non avesse chiare le conseguenze, non lo crede nessuno.

Wednesday, February 21, 2007

Profonda amarezza...

Non che il governo progressista avesse dato un nuovo volto al Paese, ma l'idea di tornare alla destra e' avvilente. Non so chi di voi ha seguito, ho solo letto la cronaca e la dichiarazione di Giovanni Russo Spena, che in questi primi momenti sento di condividere, per motivare l'appoggio del PRC alla mozione.

Non so chi possa essere convinto che tornare a quella destra non avra' conseguenze effettive sulla vita delle persone. L'impressione che siamo un Paese incurabile e' sempre piu' forte. Doveva succedere, forse. Ma provo davvero una profonda tristezza e difficolta' a rapportarmi a gli eventi, in questo momento.

Fatemi sapere come si sta vivendo questa fase e cosa succedera'...

Saturday, February 17, 2007

La Gerontocrazia. Seconda nota a margine

Competitivita', rialzo o ribasso: due estremi.

Quello statunitense è un sistema meritocratico spinto. Anche la "bassa politica", quella sporca, alla fine, è tesa a garantirsi le migliori risorse economiche e umane: nessuno si metterebbe in casa un "figlio o un amico di" (tranne per il posto di Presidente!), e nessuna Università terrebbe uno che non è produttivo. Al singolo e' richiesto un grosso sforzo. Qui, per esempio, il drive per la ricerca scientifica è, oltre che la passione e la carriera, lo stipendio. Ma non quello per comprarsi la barca. In moltissimi casi, quello per campare. Se non ti finanziano un progetto ti devi stressare pesantemente perchè quello successivo, che può diventare l’ultima spiaggia, vada in porto. A volte devi trovarti un altro posto di lavoro. Altre volte finisci a guidare l'autobus (senza offesa). Se lavori in un grosso gruppo sei più coperto, e se l'ambiente è decente, come il mio, ti salvi (come e' successo a quella signora di un mio vecchio post che faceva i 1000 steps in ufficio...non hanno più soldi, ma "...sono 18 anni che è li', mica la possiamo buttare fuori...", e l'hanno riciclata in un’ altra mansione). La guerra in Iraq ha portato un taglio dei finanziamenti del 60% (rispetto a 1/4 dei progetti finanziati dal National Institute of Health prima della guerra siamo oggi a 1/10). Ma anche se finanziano meno progetti, non è che ridistribuiscano le risorse più di tanto...se ti finanziano prendi piu' o meno le stesse cifre che avresti preso prima della guerra. Se no, a casa. E' dura da digerire...forse la ridistribuzione non sarebbe nemmeno fattibile, in termini di ricerca, perchè dare un po' di soldi a tutti vuol dire non fare niente bene e non avere risultati. Forse dovrebbero ridimensionare gli stipendi, non so, o semplicemente smettere di fare la guerra.

In Italia è notorio che le risorse siano sempre insufficienti (e anche mal distribuite, aggiungo). Ma la soluzione è il gioco al ribasso. Per esempio, a Firenze c'era un accordo su un minimo salariale per i medici di notte nelle case di cura (che non succede mai niente, ma se qualcosa va storto non è escluso che il medico finisca in tribunale, quindi e' comunque una certa responsabilita' e per me e' giusto che vada correttamente retribuita). Una delle Case di Cura cambiò proprietà...”non ci sono soldi, per cui da oggi si paga sotto il minimo”. La paga divento' meno di 12 euro l'ora festivo, 10 feriale. E nessuno disse niente, perchè era un lavoro da giovani, e per lo meno i giovani avevano un lavoro. Finchè le altre Case di Cura non persero competitività, e ribassarono i prezzi. Così per i Call Centers e molti altri settori (per questo se fossi un liberista starei più con Keynes e Stigliz che con Adam Smith, e mi scuso per essere così grossolano).

Ci lamentiamo sempre, ma niente di piu'. Non ho soluzioni pronte, sul momento. Ma mi chiedo se, al punto dell'Argentina, saremo capaci di portare in strada le pentole, o continueranno a servirci solo per bollire gli spaghetti.

Friday, February 16, 2007

Come er cacio sui maccheroni...

...disse er maresciallo Rocca, nuovo protagonista di Lost -Tv serie- (vedi post precedente).

Il mio post precedente e' on the cutting edge, insomma ero sul pezzo! Da Repubblica online di oggi: "mercoledì scorso al secondo appuntamento dopo una pausa di due mesi, fatto slittare dalla Abc dalle 21 alle 22 per evitare lo scontro con il campione d'ascolti American Idol di Fox, Lost ha racimolato 12 milioni 800 mila spettatori. Il più basso ascolto mai registrato dal serial firmato da J. J. Abrams". E pure in Italia sembra che cominci ad andare maluccio...

Sono sempre piu' convinto che Mattew Fox, quello che una volta faceva "Party of five" (che curtura televisiva, mi fossi dedicato di piu' alla scienza!), si stava allegramente trastullando in una caletta riparata, quando, saputo che gli ascolti erano in discesa, hanno improvvisato camice, cuffietta e un bisturi di plastica e l'hanno spedito in scena, che medico, prete e carabbiniere fanno sempre la sua proca figura. Pensandoci bene questi sono tutti i classici personaggi di paese. E quello che manca nella lista, lo scemo, in tv si trova in tutte le salse.

Wednesday, February 14, 2007

Lost (TV serie)

Sta di fatto che..."plane crash’s not a new subject for fiction. Why’s that old-content TV series been having such a big audience?" non è il punto. Sta di fatto che la prima puntata di Lost che vedo mi trovo due chirurghi che operano, precisamente un chirurgo spinale che opera uno proprio alla...colonna. In un'isola deserta. Quando si dice il caso! Insomma, tante belle parole, e poi...la solita serie sui medici. Protagonisti della prossima puntata don Matteo (foto), don Tonino (foto), e Massimo Dapporto.

(PS: Incuilinus, qui urgono ragguagli!).

Tuesday, February 13, 2007

Incredibboli

Di solito non riesco ad adeguarmi a pranzare durante i seminari. Mi sento a disagio a sbattere la forchetta o sgranocchiare qualcosa mentre qualcuno parla o presenta. Ma sto facendo un grosso sforzo per americanizzarmi.
Il colmo è che sono stato messo in mezzo da un gruppo di quattro ragazzotti giovani che si facevano beffe di me perchè mangiavo due fette di pane tipo il nostro, insomma pane quasi normale. Dice che il "pane bianco" abbia un sacco di carboidrati, e qui va di moda la dieta low carb...il terribile velenoso pane bianco!...dei quattro quello che aveva iniziato la discussione non era proprio francamente obeso, almeno!

Saturday, February 10, 2007

Radiotaxi 8 gennaio

Era ancora scuro, una brezza leggera torceva un foglietto alla base del muro e ricordava appena la stagione. Fermo nell'angolo tra Casanova i Mallorca, il mio sguardo lo colse esitante tra un "me cago en..." e il "Si, esta lliure" della sua risposta. Avevo rotto l'incanto con cui pregustava forse il panino con l'acciuga, forse il caffè nero con la sigaretta a fine turno. Due passi indietro verso il cofano, un colpo secco, e già cercavamo l'uscita tra gli angoli retti dell'Eixampla.

Fuori dalla rete di strade, il taxi filava seguendo la linea del mare, sulla sinistra, verso l'Aeroport del Prat. L'uomo era una maschera, mi chedevo se ancora ascoltasse la radio che ripeteva il rosario di notizie del lunedì mattina: il gol su punizione di Xavi, il biglietto della lotteria. Il Carnevale di Cantabria, aperto già in quei giorni, dichiarato evento turistico di interesse nazionale, primo carnevale dell'anno nel mondo. Forse un Capodanno il 31 agosto avrebbe risollevato il turismo del paesino di Vallfogona o di Montemurlo. La radio seguiva balbettando. Il sedile in pelle si era già adattato alla mia persona, ed il tepore dell'abitacolo conciliava il mio stato di semi incoscienza ...chissà se anche i due ecuadoriani, allungati sui sedili dell'auto a rate, erano rimasti nel sonno mentre tutto intorno girava nel parcheggio dell'Aeroporto di Madrid. Pochi giorni prima il civismo della bomba non li aveva svegliati in tempo, e in questo lunedì dopo i Re Magi sarebbero arrivati tardi al lavoro. Forse sarebbero stati ammoniti dal capo del personale. Roba da notizie di coda. Anche le famiglie erano già rientrate: Ecuador, solo ritorno, tutto spesato dopo qualche insistenza allo sportello di Iberia.

Non avevo voglia di partire. Oggi che speravo in un mio ritardo irreparabile al check-in, il taxi sembrava d'accordo coi semafori. Il terminal B in vista, l'uomo già rallentava...ma dopo aver accennato sulla destra accelerò di nuovo, alzando un odore di gomma bruciata. Il panino con l'acciuga ce lo saremmo fatti insieme, stamattina.

Foto: Barcelona de nit, da Google images (danieltercero.net)

Thursday, February 08, 2007

Mattonella mon amour

Ci sono cose a cui si è talmente abituati che si finiscono per trovare scontate. Anzi, talvolta si arriva persino a ritenerle sopravvalutate. Parlare di casa a proposito del territorio che ha visto nascere e crescere un figlio di calabrese e abruzzese con novia catalana che attualmente vive a Pittsburgh sembra un’iperbole. Quindi dirò piuttosto che non ho mai capito perché dalla mia “zona d’origine”, quella parte della provincia di Firenze che tocca quella di Prato, la gente che viaggia porta quasi sempre in dono i cosiddetti “cantuccini” o “biscotti di Prato”, dolcetti secchi con pezzetti di mandorla incastonati. I classici sono quelli della pasticceria “Antonio Mattei” detto Mattonella, dal 1858. Di fatto i “biscotti di Prato”, seppure di Mattonella, non mi hanno mai emozionato. Da piccolo “non preferivo” le mandorle, e cercavo sempre di pescare dal classico sacchetto azzurro i veri e propri cantucci, quei biscotti derivati da gli angoletti del filoncino di pasta tostato al forno, perché la probabilità di trovarci una mandorla era molto bassa, e di scansare gli altri biscotti, tagliati dal corpo dello stesso filoncino. Mi sono sempre chiesto se questa affezione per i biscotti di Prato non fosse perché quella zona ha una tradizione culinaria povera, confronto a molte altre d’Italia. Poi, già grandicello, dopo aver scoperto che in Catalunya ci sono dei biscotti similissimi, i “carquiñolis”, prodotti dai monaci di non ricordo dove dal 1500, la mia indifferenza verso i cantuccini è diventata totale. Oltretutto dovevo a quel punto avvertire tutti gli amici che visitavano Catalunya di ripiegare su un altro dono.

Si dice sempre che la lontananza rafforza i legami. A Natale avevo chiesto a mia mamma di portarmi un sacchetto di biscotti di Prato da trasportare qui negli US, ma solo perché una collega italiana me li aveva espressamente richiesti, assieme ad una “boccia” di vinsanto. La morte dei cantuccini è effettivamente per affogamento, quale fine più dolce che soffocare nel vinsanto toscano? Al rientro dalle vacanze ho disfatto la valigia liberandola della sezione alimentare, che la occupava quasi interamente. E l’azzurro sacchetto è finito sopra la scrivania della mia camera. Era inverno, cominciava il freddo, le lunghe serate col mio coinquilino tedesco asociale…che potevo fare, vostro onore? Galeotto fu il sacchetto…Insomma me li sono mangiati tutti, e non solo nel vino, ma li ho profanati in tutte le salse, da soli, nel caffè, persino nello yogurt. Con mandorle e tutto. Macchè carquiñolis! Ho sentito forse per la prima volta tutto il sapore della provincia fiorentina che, tra fabbriche di stracci, fossi e brulle colline, mi accolse fanciullo.

Wednesday, February 07, 2007

Swimming in the snow

Non ho fumato, giuro! Ho sperimentato la piscina...senza occhialini. Volevo anche comprare un costume a slippino, in ricordo dell'infanzia. Ma costava 26 dollari. Ho ripiegato su un pantaloncino da 6$. Dopo 4 vasche credevo di morire. E' che sono allenato a un diverso tipo di movimento: non mi riferisco alla distesa libera o alla ginnastica della mascella, ma alla nobile arte del pallone (o soccer)! Comunque ho persistito grazie alla caparbietà, che è forse l'unica qualità che mi rimane, e che ha fatto si che non cedessi nemmeno all'umiliazione dell'americano che faceva almeno 2 vasche nel tempo in cui io arrivavo alla fine di una.

Monday, February 05, 2007

Zero Fahrenheit

"Finalmente" ha smesso di nevicare, dopo almeno 10 giorni di seguito. Perchè la temperatura è scesa vertiginosamente. L'altro ieri -12/-15, ieri -19. Un cazzo di freddo. Anche i guanti cominciano a essere insufficienti. I fiumi sono semighiacciati (foto sotto, Pittsburgh da Mt. Washington).

La stagione di football è finita, sembra fatto apposta perchè la gente parli solo del freddo. Non ci si saluta nemmeno più, tutti si raccomandano solo "Stay warm"!

Saturday, February 03, 2007

La gallina dalle uova d'oro

Non mi piacciono le pubbliche gogne organizzate dopo qualche notiziola dei media su fatti di dominio pubblico. In questo caso, però, inorridisco una volta di più di fronte a un fatto per il quale sono sempre inorridito.

Forse in Italia si sarà parlato molto - ma non credo - del reportage dell'Espresso che elenca gi ex parlamentari che percepiscono pensioni (vitalizi!) dai 3 agli 8mila euro al mese anche dopo una sola legislatura . Cumulabili con qualsiasi altro reddito (su questo link l'elenco completo con nomi e cifre, nella pagina in basso). Gente di 50 anni, che poi torna al proprio lavoro, che quasi mai è carpentiere o segretario comunale...Certo il problema delle pensioni è molto più ampio di questo, ma di cambiare queste regole nessuno parla mai. E noi ci dobbiamo sbattere per cumulare i contributi di diversi contratti a termine e cose simili, diritti apparentemente elementari. Per carità, le responsabilità dei parlamentari sono (dovrebbero essere) superiori a tutti, e nessuno nega il diritto alla giusta retribuzione durante la carica. Ma io a 30 anni non arrivo nemmeno a due anni di contributi, se non contiamo l'EMPAM che è una miseria. E ho fatto notti in ospedale e turni di 24 e 36 ore da quando mi sono laureato (2001).

Sono 1377 ex-deputati e 861 ex-senatori. C'è gente come Luciano Benetton (gruppo Benetton, che va dall'abbigliamento alle Autostrade all'editoria), che prende 3108 euro al mese di pensione per essere stato eletto una sola legislatura (5 anni)!!!!!!...mica aveva perso il lavoro nel frattempo, e che lavoro! Poi Guido Rossi, professore universitario di legge, expresidente della CONSOB, di Montedison, di Telecom, di diverse banche (tra cui Capitalia), ex-commissario straordinario della FIGC e attualmente presidente di Telecom dopo le dimissioni di Tronchetti-P, settembre 2006. Non credo che il presidente Telecom lo faccia gratis et amore dei. Ci sono Walter Veltroni, che anche lui non credo faccia gratis il sindaco di Roma, Vittorio Sgarbi, Giancarlo Abete, ex vice presidente della FIGC (quella del calcio, non i giovani comunisti). Vittorio Cecchi Gori prende 4725 euro tutti i mesi, come pure Gian Franco Corsi Zeffirelli. E molti altri...leggeteveli. Non ho trovato, con mia sorpresa, Ilona Staller, non so se è sotto nome diverso o che altro.

Facendo un calcolo approssimativo, e considerando una somma ipotetica di 4mila euro al mese a testa (sicuramente arrotondata per difetto) stiamo versando, con le tasse, circa 9 MILIONI di euro AL MESE per pagare queste 2238 persone. Non sarebe l'ora di fare pressione?