Saturday, February 10, 2007

Radiotaxi 8 gennaio

Era ancora scuro, una brezza leggera torceva un foglietto alla base del muro e ricordava appena la stagione. Fermo nell'angolo tra Casanova i Mallorca, il mio sguardo lo colse esitante tra un "me cago en..." e il "Si, esta lliure" della sua risposta. Avevo rotto l'incanto con cui pregustava forse il panino con l'acciuga, forse il caffè nero con la sigaretta a fine turno. Due passi indietro verso il cofano, un colpo secco, e già cercavamo l'uscita tra gli angoli retti dell'Eixampla.

Fuori dalla rete di strade, il taxi filava seguendo la linea del mare, sulla sinistra, verso l'Aeroport del Prat. L'uomo era una maschera, mi chedevo se ancora ascoltasse la radio che ripeteva il rosario di notizie del lunedì mattina: il gol su punizione di Xavi, il biglietto della lotteria. Il Carnevale di Cantabria, aperto già in quei giorni, dichiarato evento turistico di interesse nazionale, primo carnevale dell'anno nel mondo. Forse un Capodanno il 31 agosto avrebbe risollevato il turismo del paesino di Vallfogona o di Montemurlo. La radio seguiva balbettando. Il sedile in pelle si era già adattato alla mia persona, ed il tepore dell'abitacolo conciliava il mio stato di semi incoscienza ...chissà se anche i due ecuadoriani, allungati sui sedili dell'auto a rate, erano rimasti nel sonno mentre tutto intorno girava nel parcheggio dell'Aeroporto di Madrid. Pochi giorni prima il civismo della bomba non li aveva svegliati in tempo, e in questo lunedì dopo i Re Magi sarebbero arrivati tardi al lavoro. Forse sarebbero stati ammoniti dal capo del personale. Roba da notizie di coda. Anche le famiglie erano già rientrate: Ecuador, solo ritorno, tutto spesato dopo qualche insistenza allo sportello di Iberia.

Non avevo voglia di partire. Oggi che speravo in un mio ritardo irreparabile al check-in, il taxi sembrava d'accordo coi semafori. Il terminal B in vista, l'uomo già rallentava...ma dopo aver accennato sulla destra accelerò di nuovo, alzando un odore di gomma bruciata. Il panino con l'acciuga ce lo saremmo fatti insieme, stamattina.

Foto: Barcelona de nit, da Google images (danieltercero.net)

5 comments:

herdakat said...

Me cago... es molt bonic aquest post! Una curiositat, lo has escrit ara o quan has tornat allà?

herdakat said...

Leggiti questo articolo sulla tua Calabbria (nostra? :-*): http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/02_Febbraio/08/stella.html
Il Commissario Antonio Ruggiero è padre di un mio amico.

Marco Inzitari said...

L'ho appuntato mentre ero proprio "ne' tassì".

Lajules said...

Marco Inz, ma si puo' sapere che ci fai a Pittsburgh quando sogni e brami la Catalunya?

Vabbe' che vivi in un castello col ponte levatoio, pero'...!

Marco Inzitari said...

Lajules, me lo chiedo spesso anch'io! In realta' e' una bella esperienza, qui a Pitt, sicuramente notevole dal punto di vista personale e professionale (se poi materialmente dara' dei vantaggi in Europa si vedra'), ma comunque con data di scadenza.