Saturday, January 12, 2008

Cose che solo in Italia (2)

Aggiorno l'elenco delle cose che solo in Italia (cioè che davvero non si trovano altrove, vedi due post fa), aggiungendo i suggerimenti ricevuti. Chi vuole può ancora aggiungere nei commenti.

- L'odore di cucina - stufato, arrosto con patate - che si propaga per la tromba delle scale uscendo di casa...che ogni volta il gioco è indovinare da dove viene...e controllare i succhi gastrici

- I giornali: il mio amatissimo Manifesto, ma anche Internazionale

- Le librerie in cui perdersi

- Il suono delle campane

- La possibilita' di andare a piedi dappertutto

- Un senso dell'umorismo un po' sciocco ma affettuoso

- Poter incontrare gli amici per un caffe' o uno spritz senza dover controllare l'agendina

- La spesa al mercato, con la frutta e la verdura di stagione (a Pittsburgh un qualcosa del genere c'era, per la verità)

- La facilità di raggiungere il mare e la montagna

- I borghi delle città, un po' dappertutto in Italia

- L'arte di arrangiarsi tutta nostra

- Capitolo cibo: Il pane - il pane che c'è qui (e non quello toscano, per quanto non mi discpiaccia, ma il pane qualsiasi, da quello normale casereccio a quello cotto a legna); le friselle; la pizza buona; la mozzarella di bufala

...e poi, da più parti, gli amici, gli amici italiani a cui vogliamo tanto bene ma che - confermo in pieno! - a comunicare col mezzo "tecnologico" (ormai fa quasi ridere, riferendosi alla rete), sono veramente restii o negati, brutti stronzi!!! Svegliaaaaaaaaaaa!

6 comments:

nonsisamai said...

d'accordissimo con l'ultimo punto!

mi dicono che io uso internet perche' sono lontana. mah...in realta' e' da anni...

questa cosa mi stupisce davvero e non riesco a trovargli una spiegazione...stranissimo....

addirittura una sera, adesso che sono tornata, mi sono trovata a dover discutere sui benefici della rete. ti rendi conto? e con trentenni mica con mia nonna.

bho.

Marco Inzitari said...

nonsi: ormai è un'annosa questione. Parlando appunto con i "soliti" amici italiani, a parte il fatto che nessuno sapeva dell'esistenza di siti come Facebook o Myspace, molti hanno scoperto dell'esistenza dei blog dopo che io ho aperto questo qui, e molti continuano a ritenere i blog un qualcosa di raro, e internet una cosa "tecnologica". Come se ormai non fosse il pane quotidiano...Ho discusso altre volte di come, attraverso questo blog, nato come ponte virtuale per restare in contatto con gli amici italiani, abbia finito per comunicare con altri/e blogger tipo te, che ho la sfortuna di non conoscere di persona, mentre con loro non ho qui nessuno scambio. Se non quelli che hanno un blog a loro volta (uno!). Anche se vedo che pure gli altri sul blog si affacciano, di tanto in tanto.

nonsisamai said...

mi fa piacere sapere di non essere l'unica ad avere amici cosi' chiusi alla tecnologia (che poi sembra che io invece sia superaggiornata e non e' affatto vero, purtroppo).
questa cosa all'inizio mi ha anche fatto rimanere male, ma oramai mi sono rassegnata: ce l'hanno col mezzo non con la sottoscritta... :)

herdakat said...

A proposito, bischerello, se mai andrai davvero a stare a Catalunya, ricordati di riavviare il blog. E di tenere schipe accesso 24/h. E di venire sovente in Italia. Un consiglio, anche a nonsisamai. Perchè invece che i blog per mantenere i contatti con gli amici non aprite una mailing list. Secondo me è più facile che la gente la sappia/voglia usare. Fra. www.geometriaetica.splinder.com

Marco Inzitari said...

Ci penserò, Fra...magari una mailing list periodica in cui si dice :"Vatti a guardare il blog"...

nonsisamai said...

una mailing list? mi sa che non saprei cosa scriverci...come funziona? le uniche mailing list che conosco sono tipo pubblicita'...