Wednesday, August 16, 2006

La scomparsa di Majorana


di Leonardo Sciascia, Adelphi.

Dei "ragazzi di via Panisperna" Ettore Majorana rimane il più affascinante. Con il gruppo di giovani fisici, raccolti attorno al giovanissimo Enrico Fermi, che dagli anni '30 si occupavano di radioattività, Majorana aveva del resto un rapporto conflittuale. Personalità schiva e, secondo la visione dominante, contorta, "genio di quelli che nascono una, due volte per secolo, come Galileo e Newton, privo però di ciò che hanno i più, cioè del senso comune", secondo lo stesso Fermi. Sul tram per l'Istituto di Fisica, al mattino, sviluppava calcoli per teorie come quella del nucleo composto da protoni e neutroni, poi conosciuta col nome di Heisemberg, sul pacchetto di sigarette, poi buttato dopo aver fumato l'ultima, nonostante le proteste dei colleghi.
Il mistero dei meandri della mente, che porta l'uomo a scomparire senza traccia a 31 anni, nel pieno delle proprie capacità, lascia spazio al dissidio tra curiosità, conoscenza, scienza, e la vita vera. I sentimenti e le ragioni dei reclusi di Los Alamos, che progettarono e realizzarono l'Atomica, forse non sono immaginabili, e comunque lasciano sbalorditi. Come se Ulisse, dopo le colonne, avesse trovato Hiroschima. Sciascia ipotizza che Majorana avesse previsto, se non calcolato, lo sviluppo della bomba, e si sia sottratto ad una tale responsabilità: una follia così lucida da gurdare più avanti, mentre il senno dei futuri progettisti li avrebbe resi ciechi perfino durante gli esperimenti? O, al di là della bomba, solo una inadeguatezza alla vita, forse davvero il segno di una visione dall'alto dell'inconsistenza dell'esistenza?

Links:
in italiano: http://it.wikipedia.org/wiki/Ettore_Majorana
in english: http://en.wikipedia.org/wiki/Ettore_Majorana
en català (uns episodis): http://www.historiesdelaciencia.blocat.com/post/2532/80192

1 comment:

Marc Arza said...

Primera visita al teu bloc, i segur que no serà la última.

"Quan surts per fer el viatge cap a Itaca..."

Bon viatge i fins aviat!

Marc