Tuesday, October 17, 2006

Vol de nuit

Sembra che arrivare a Pittsburgh dal cielo, durante la notte, faccia vedere le cose da una prospettiva diversa. Le luci che si riflettono sull'Ohio river, ed i ponti, secondi per numero solo a Venezia, potrebbero avere un loro fascino, qui, nella città perduta nel nulla, nell'ormai defunto sito industriale...forse perchè non ci si aspetta niente, si può, per un attimo, restare sorpresi. Anche se si arriva dalla Catanlunya più in voga. E' proprio questo il rischio, che la prima volta pensi che sia orribile, mentre la seconda già "però, non è poi male"...se inoltre per meno di 10 dollari mangi in un ottimo buffet indiano, e nei momenti di sconforto trovi perfino le friselle, la vita può avere non essere da buttare, anche quaggiù. E Fallingwater, la casa di Frank Lloyd Wright, non si fa mancare a nessuno (che altro poi c'è da fare, qui?!).

Insomma, per qualche giorno si può resistere anche a Pittsburgh...anche se, dopo la primissima neve (portata in valigia?), la pioggia battente di oggi, e, soprattutto, gli americani, penso sia già più che abbastanza.
Già comprato il biglietto?

1 comment:

Marc Arza said...

Si en algun moment el pes de Pittsburg sobre la teva esquena europea es nota massa, pensa que per Nadal t'espera sopeta calenta i l'abraçada dels amics.

I tot just falten dos mesos.

Fins ara,
Marc