Monday, March 19, 2007

Vito's anatomy

Mi stavo mentalmente preparando a scrivere del fine settmana passato a Washington DC e delle manifestazioni contro la guerra in Iraq cui ho partecipato...ma sono quelle cose che hai voglia di far sapere ma non veramente di raccontare, e il racconto diventerebbe una cronaca da due soldi. Lo farò quando mi verrà voglia.

Tornato a casa sotto una pioggia noiosa, dopo essermi cucinato una veloce pasta alla boscaiola per stasera, domani e i mesi a venire (l'ho buttata nella pentola a occhio), e dopo aver lavato il piatto e un paio di bicchieri arretrati, ho fatto un giro sull'email, spinto dall'abitudine.

Alcuni amici non si fanno sentire per mesi, e a volte questo ti fa sembrare veramente lontano. Ma basta che tu faccia un piccolo passo, ti accosti leggermente, e ti restituiscono qualcosa che non è nemmeno il credito dei mesi passati, è qualcosa di molto, molto di più. La lunga email di Vito, a cui avevo scritto due righe di auguri per l'onomastico, come si usa tra la gente del Sud, è stata l'ultima di un piccolo filone di epistole strappalacrime. Segue a breve quella dell'inafferrabile Moisè Cecconi, amico latitante ma che sa essere melodrammatico al punto giusto, quando vuole.

L'email di Vito l'ho letta proprio lì, sul tavolo della cucina, dopo aver cercato notizie della manifestazione di sabato nei TG italiani. Ed ho alternato attimi di commozione a grasse risate, specialmente nel vedermi riflesso in una celebre frase pronunciata ormai 10 anni fa, durante le lunghe serate sul libro e l'atlante di anatomia. Se non fosse che sono cose personali, e che gli autori potrebbero chiederne i diritti, incollerei queste email qui sul blog, che ognuna vale molto più dei miei post.

Sono cose che ti rimettono al mondo, perdiana, e davvero ti ricordano quanto valga la pena, quel piccolo passo.

Nei prossimi post il meme (come lo chiamano i blogger) che mi chiedi, Vito. Te lo devo.

2 comments:

herdakat said...

Anche io sai, ho un sacco di amici immaginari, ma usarli sperando che qualcun'altro si impietosisca e ti scriva per davvero, beh, mi sembra una bieca carognata!

Marco Inzitari said...

Fra,

Mi sta bene, dopo che sono stato caustico con te. Ma non ti preoccupare, resti sempre uno dei miei preferiti.